“Oh la Peppa”, questo è il tuo nome … per la verità, tu saresti “Oh la Peppa dell’Antico Molino”, figlia e nipote di campioni, ma, per noi, sei semplicemente Peppa, come una vecchia amica dal soprannome masticato in bocca.
Siamo venuti a prenderti a metà febbraio, emozionati per l’idea di un nuovo cucciolo e ancora provati per la perdita di Babu, pochi mesi prima.
Saresti stata il mio sesto cocker spaniel, 6 splendide creature che mi hanno attraversato la vita sin dall’infanzia, con sguardi e mood che entrano nel cuore, confortano e strappano sorrisi.
Ricordo ancora la telefonata di Andrea che, con la sua compagna Miria, aveva deciso d’affidarti a noi. Ero a Bologna, da mio fratello, non troppo lontano dal Molino, e sento ancora le sue parole
“sai … pensavo di darti la Peppa …”.
Ho girato la foto con tuo fratello Saigon alla Paola, sicuro che t’avrebbe amata subito anche lei e, in pochi minuti, eravamo già pronti per la nuova buffa, magica, intensa avventura.
Abbiamo impiegato qualche ora per raggiungerti … 450 km e poche tappe e ci siamo fermati in un B&B molto ospitale, la Corte Decia, accanto al quasi omonimo Saludecio.
Tutto era avvolto nell’atmospera dell’entroterra di Romagna, con una scenografia che disegnava onde di colline protese verso il mare.
Il giorno dopo, abbiamo percorso quelle colline, mentre lo specchio d’acqua di Cattolica osservava muto da un orizzonte degno di un paesaggista naif.
L’Allevamento dell’Antico Molino era proprio come ce l’aspettavamo, per i racconti e le foto di Andrea e Miria … sì, perché, anche se li annovero tra i miei migliori amici, era la prima volta che incontravamo le “anime” del Molino.
Andrea e Miria si occupano dei cocker con passione, scovando energie incredibili per alternare i loro lavori al tempo trascorso con un branco di quadrupedi matti … un cartoon della Disney.
Ci siamo infilati in un fiume di cocker, fulvi, neri e roani, festanti o timidi, buffi e incredibilmente eleganti, che ci hanno rivesciato addosso carrettate d’affetto, come se ci conoscessero da sempre.
Alla fine t’abbiamo visto, Peppa, sempre accanto a Saigon, forse un po’ schiva, ma curiosa, che zampettavi sui prati del Molino e nella casa di Andrea e Miria.
È stato emozionante accarezzarti, sfiorare il tuo pelo lucido, tentare di incrociare il tuo sguardo, che un po’ scappava e un po’ ci veniva a cercare.
A fine weekend siamo ripartiti, assaporando il mix della tua preoccupazione, con le sagge istruzioni di Andrea e la bellissima commozione di Miria nel vederti andare.
Hai dormito per quasi tutto il viaggio, rannicchiata nella cuccia-cuccetta che avevamo allestito. A sfiorarti sembravi fragile, ma trasmettevi la forza antica di un clan tutto speciale.
Dalla tua prima ricognizione nella nuova casa a oggi sono passati 2 mesi e mezzo e tu sei cresciuta, sopratutto in altezza, senza mai perdere l’eleganza che porti nel DNA.
Timidezze non ne hai quasi più, mostri la forza (e la follia) di un cocker pieno di vita, immersa in un moto perpetuo, come alla ricerca di un Sacro Graal nascosto in questo nuovo mondo.
Grazie Andrea, grazie Miria e … a presto,
Paolo & Paola