Delineare la storia del cocker spaniel inglese non è impresa facile. In proposito, vale quanto è stato scritto riguardo a molti dei cani attuali (le teorie sull’origine del cane sono tanto numerose quanto insoddisfacenti). Una cosa è certa, gli spaniels, quali appartenenti alla medesima famiglia, sono i più antichi cani da caccia, sono così antichi ed hanno mutato così poco le loro sembianze,che medaglie egizie ritrovate nelle tombe raffigurano degli Spaniels straordinariamente rassomiglianti ai cani d’oggi. Scritti riguardanti gli spaniels risalgono almeno al 17 d.c.; un documento Irlandese di quel tempo parla di uno Spaniel recato in dono ad un re.
Questo esemplare e altri suoi simili probabilmente venivano dalla Spagna (negli antichi scritti si legge “Spagnoli”) e forse gli Irlandesi furono i primi ad utilizzarli quali cani da caccia.
Una delle prime menzioni nella letteratura Inglese di quello che oggi si chiama Cocker Spaniel Inglese, si trova nel prologo del famoso “Wife of Bath” di Chaucer nei “Racconti di Canterbury”, scritti nel lontano 1300.
Quasi contemporaneamente, un conte francese, Gastone di Foix, scrisse il suo libro “Libro della caccia”. In un capitolo dedicato agli Spaniels,egli dice: “Provengono dalla Spagna, sebbene alcuni abbiano origine diversa. Essi adorano il padrone e lo seguono senza perderlo in mezzo alla gente, mentre sul campo lo precedono scodinzolando allegramente …”.
Un po’ alla volta, da questo ceppo di cani Spaniels,sortirono due tipi ben distinti. Sono citati in quello che probabilmente è il primo libro esclusivamente dedicato ai cani “Sui cani Inglesi”,scritto da Johannes Caius, fondatore del Caius College e medico di corte della regina Elisabetta.
In esso il dottore divide gli Spaniels in due gruppi: “Il primo cerca la selvaggina sul terreno, l’altro la ricerca in acqua“. Qualche tempo dopo, gli Inglesi diedero a questi due tipi i nomi di “Springing Spaniels” e “Cock Flushers” (i cani più piccoli erano adibiti in particolar modo alla “ricerca della beccaccia”) oppure “Cocking Spaniels “.
Una prova che gli Spaniels erano di casa presso le corti reali si può trovare nella nota spese di Enrico VIII, scritta circa agli inizi del 1500: “Stoffa di crine, per asciugare e frizionare gli Spaniels”, essa fu pagata a “Robin, il canattiere degli Spaniels del re”.
Durante quegli anni e per altri trecento, tutti gli spaniels erano considerati una razza unica; il nome “Cocking” e più tardi “Cocker”, era attribuito semplicemente ai cani di piccola taglia. Springers e Cockers, in realtà, potevano appartenere alla medesima cucciolata. Tuttavia gli allevatori incominciavano a riprodurre separatamente i due tipi di cani.
Furono gli Americani che per primi riconobbero il Cocker Spaniel quale razza a sé e lo presentarono alle mostre con questo nome intorno al 1800. Più tardi, anche in Inghilterra il Cocker Spaniel emerse dalla marea degli Spaniels,quando il Kennel Club nel 1893, riconobbe definitivamente che esso si era consolidato come razza,cioè che ne era possibile la riproduzione con caratteristiche costanti.
La storia moderna del Cocker Spaniel è caratterizzata da una data fondamentale.il 1879 ,nacque presso l’allevamento di J.J. Farrow, il famosissimo Obo, soggetto di colore nero che, pur essendo più piccolo dei Cocker che conosciamo oggi (31 cm al garrese), segnò prepotentemente la storia della razza, sia per la sua tipicità, sia per le sue doti di riproduttore.
Forse i quattro più importanti attributi dei Cocker Spaniel Inglese sono il suo aspetto, l’intelligenza, la devozione e l’infaticabile energia. E’ un cane così completo che non è possibile rimanere insoddisfatti.